Carl Schmitt, lo Stato totale e il guardiano della Costituzione

Autori

DOI:

https://doi.org/10.5281/zenodo.11669935

Parole chiave:

Guardiano della Costituzione, Carl Schmitt

Abstract

Il dibattito giuridico negli anni della Repubblica di Weimar (1918-1933), svoltosi tra personaggi come Hans Kelsen, Carl Schmitt, Rudolf Smend e Hermann Heller, è ancora oggi di cruciale importanza per lo studio delle concezioni di Stato e di Costituzione. Al normativismo positivista di Kelsen si opponevano diverse dottrine e concezioni, il cui punto comune era la volontà di introdurre il politico nell'analisi dell'ordinamento normativo riguardante lo Stato, cercando di avvicinarsi alla realtà costituzionale e politica.Uno dei principali dibattiti fu quello tra Carl Schmitt e Hans Kelsen, nel dibattito su chi dovesse essere il Guardiano della Costituzione (Der Hüter der Verfassung): una Corte costituzionale, sul modello del controllo concentrato di costituzionalità (introdotto da Kelsen nel la Costituzione austriaca del 1920), ovvero il Presidente della Repubblica, eletto da “tutto il popolo”, come proponeva Schmitt.

Biografia autore

  • Gilberto Bercovici, Università di San Paolo

    Professore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di San Paolo

Pubblicato

2003-06-30

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Sezione

Artigos

Come citare

BERCOVICI, Gilberto. Carl Schmitt, lo Stato totale e il guardiano della Costituzione. Revista Brasileira de Direito Constitucional, [S. l.], v. 1, p. 195–201, 2003. DOI: 10.5281/zenodo.11669935. Disponível em: https://rbdc.com.br/revista/article/view/23. Acesso em: 17 nov. 2025.