Il controllo giurisdizionale sull'atto amministrativo di diniego di farmaci

un'analisi del RE 1366243/SC (tema 1234) alla luce del dogmatica dei diritti fondamentali

Abstract

Questa ricerca indaga i contorni forniti dal dogma costituzionale al controllo giurisdizionale della Pubblica Amministrazione sulla fornitura di medicinali non incorporati nel Sistema Sanitario Unificato (SUS) sulla base dell'analisi del Ricorso Straordinario n. 1.366.243/SC (Tema 1.234), giudicato dalla Corte Suprema Federale. Lo studio si basa sul riconoscimento del diritto alla salute come diritto fondamentale di natura previdenziale, la cui attuazione richiede un'azione coordinata tra i Poteri dello Stato. La giudiziarizzazione della salute, pur essendo uno strumento legittimo per la tutela di questo diritto, non può prescindere dalle basi giuridiche che assicurano la razionalità, l’equità e la sostenibilità delle politiche pubbliche. La decisione paradigmatica della STF stabilisce limiti all'intervento della magistratura, legando l'operato dei magistrati ai parametri costituzionali, infralegali e amministrativi che regolano il SUS, basandosi sulla teoria delle ragioni determinanti e sulla necessità di dimostrare l'efficacia terapeutica del farmaco richiesto. La ricerca adotta una metodologia deduttiva, di natura qualitativa, con approccio dogmatico, utilizzando come tecniche principali l’analisi giurisprudenziale e bibliografica. Si conclude che il Tema 1.234 rappresenta un'importante svolta nella magistratura brasiliana, proponendo un'azione giudiziaria deferente, ma non inerte, basata su criteri oggettivi e impegnata a preservare la dignità della persona umana.