Analisi critica della normativa brasiliana sui rifiuti solidi ospedalieri

Abstract

La gestione dei rifiuti ospedalieri rappresenta una delle sfide più rilevanti per la sostenibilità globale della medicina. Lo smaltimento di rifiuti ospedalieri, sia sul suolo che nelle acque, danneggia l’ambiente nel suo complesso e colpisce le popolazioni di tutto il mondo, con effetti particolarmente gravi sulle comunità vulnerabili. La maggior parte del volume dei rifiuti solidi generati dagli ospedali è costituita da materiali che non comportano rischi per la salute e che possono essere potenzialmente riutilizzati. L’obiettivo del presente lavoro è dimostrare che le disposizioni legali e normative brasiliane attuali, pur con le loro carenze, non rappresentano un ostacolo all’adozione di pratiche più sostenibili nella gestione dei rifiuti dei servizi sanitari, in conformità con la Legge sulla Politica Nazionale dei Rifiuti Solidi. Il metodo adottato è stato di tipo esplorativo, con analisi documentale, ricerca bibliografica, revisione di articoli scientifici, siti giuridici, normativa nazionale, trattati e documenti di diritto ambientale internazionale, nonché dottrina nazionale e straniera sull’argomento, utilizzando un ragionamento deduttivo e un approccio argomentativo. I risultati mostrano che la normativa nazionale vigente pone maggiore enfasi sugli aspetti sanitari dei rifiuti solidi sanitari, con scarse disposizioni sullo smaltimento dei rifiuti a basso rischio per la biosicurezza, che rappresentano tuttavia la maggior parte del volume. Si conclude che, sebbene la normativa nazionale non disciplini in dettaglio i rifiuti non pericolosi, ciò non può costituire un impedimento affinché le autorità pubbliche e la comunità agiscano congiuntamente per ridurre il volume dei rifiuti prodotti, in un’ottica di sostenibilità coerente con i principi della Politica Nazionale dei Rifiuti Solidi.